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Ultime recensioni inserite

Il gabbiano Jonathan Livingston - Richard Bach

Tempo di lettura: 1 ora
Ero incuriosito da questo bestseller mondiale, che incita a pensare differente dalla massa e ad aspirare alla perfezione, ma sono rimasto deluso.
"Per la maggior parte dei gabbiani, volare non conta, conta mangiare. A quel gabbiano lì, invece, non importava tanto procurarsi il cibo, quanto volare"
"Quando lo sapranno, - pensava -, delle Nuove Prospettive da me aperte, impazziranno di gioia. Noi avremo una nuova ragione di vita. Ci solleveremo dalle tenebre dell'ignoranza, ci accorgeremo di essere creature di grande intelligenza e abilità. Saremo liberi!"
Dopo esser stato bandito dallo Stormo, il Gabbiano inizia una serie di avventure prevedibili e ripetitive, che poco aggiungono al concetto principale, non condivido pertanto l'enorme successo che questo libro ha avuto, mah

Lo zen e il tiro con l'arco - Eugen Herrigel

Tempo di lettura: 2 ore e mezzo
Un caro amico me ne ha consigliato la lettura, che mi ha aperto il mondo verso come viene vissuta la dimensione religiosa, o più propriamente quella spirituale, nell'Estremo Oriente ed in particolare in Giappone.
"Per essere veramente maestro nel tiro con l'arco la conoscenza tecnica non basta. La tecnica va superata, così che l'appreso diventi un'arte inappresa, che sorge dall'inconscio. Nel caso del tiro con l'arco questo significa che il tiratore e il bersaglio non sono più due cose contrapposte, ma una sola realtà...Ma questa condizione di inconsapevolezza egli la raggiunge solo se è perfettamente libero e distaccato da sé, se è tutt'uno con la perfezione della sua abilità tecnica"
"La diversità caratteristica tra lo Zen e tutte le altre dottrine religiose, filosofiche o mistiche è il fatto che lo Zen non esce mai dalla nostra realtà quotidiana e che, nonostante tutta la gamma delle sue applicazioni e della sua concretezza, ha in sé qualcosache lo pone fuori dalla contaminazione e del tumulto del teatro del mondo”
“Zen è la coscienza quotidiana ...dormire quando si è stanchi, mangiare quando si ha fame” mantenendo l’ìincosapevolezza originaria di quando eravamo bambini.
“Dobbiamo ridiventare come bambini, attraverso lunghi anni di esercizio nell’arte di dimenticare sé stessi”
Quando l’uomo ha raggiunto questo grado di sviluppo spirituale, è un maestro Zen della vita”
“Ma l’opera interiore consiste in questo: che da quell’uomo che è, da quel Sè che si sente e sempre si ritrova, egli diventi materia per una educazione e una formazione al cui termine sta la maestria… Il maestro non cerca più, trova”

La biblioteca di mezzanotte - Matt Haig

Tempo di lettura: 6 ore
Matt Haig con questo libro intende fare, in un modo per certi versi leggero e piacevole, delle riflessioni sul senso della vita e sulla felicità. Così crea la "Biblioteca di mezzanotte", un luogo al confine fra la vita e la morte dove la protagonista Nora può ripercorrere i propri passi e fare scelte diverse, in una sorta di "sliding doors" permanente. Ma riuscirà a Nora a trovare finalmente la migliore versione di sé?
"Ogni vita contiene in sé milioni e milioni di decisioni. Alcune grandi, altre più piccole. Ma ogni volta che una decisione prevale su un'altra, il risultato cambia...Questi libri sono i portali che si aprono su tutte le vite che avresti potuto vivere"
"Nella vita ci sono degli schemi... dei ritmi. E' così facile rimanere intrappolati in un singola esistenza, immaginare che i momenti di tristezza o di tragedia o di fallimento o di paura siano il risultato di quella determinata esistenza...Ciò che intendo dire è che sarebbe molto è che sarebbe molto più semplice se capissimo che non esiste un modo di vivere che ci renda immuni dalla tristezza. E che la tristezza è parte intrinseca della trama della felicità..."
"Non importa ciò che guardi, ma quello che riesci a vedere"
"Non devi comprendere la vita, devi semplicemente viverla"

Novella degli scacchi - Stefan Zweig

Tempo di lettura: 2 ore
Con il fil rouge del gioco degli scacchi che lega i protagonisti di questo libro, l'autore vuole rappresentare come uno dei più antichi ed affascinanti giochi inventati dall'uomo possa diventare una magnifica ossessione, capace di trasformare un ragazzo semi ritardato in un campione mondiale e salvare un altro uomo dalla paranoia indotta dall'isolamento forzato.
"Conoscevo bene ... la misteriosa attrazione del "Gioco dei Re", l'unico, tra tutti i giochi ideati dall'uomo, che si sottrae in maniera superlativa a ogni tirannia del caso e concede la palma della vittoria soltanto all'intelletto ... Ma non ci si rende già colpevoli di una limitazione offensiva, definendo gli scacchi un gioco? Non sono forse anche una scienza, un'arte, un ponte che si libra tra queste due categorie ... meccanico nel suo impianto eppure efficace solo attraverso l'immaginazione, limitato in uno spazio geometrico fisso e allo stesso tempo illimitato nelle sue combinazioni ... l'unico gioco che appartiene a ogni popolo e a ogni termpo, e a proposito del quale nessuno sa da quale dio sia stato portato in terra per ammazzare la noia, affinare i sensi, avvincere l'anima"

La verità del ghiaccio - Dan Brown

Tempo di lettura: 9 ore
Nel bel mezzo di una campagna elettorale presidenziale americana serrata, dove lo sfidante sembra aver le maggiori chances, la NASA, anch'essa sotto pressione, rende nota una sensazionale scoperta. Ma sarà vera? Oppure qualcuno trama nell'ombra? Ed a che scopo? Dan Brown costruisce una storia tutto sommato scorrevole, con qualche esagerazione di troppo al limite dell'inverosimile, ma ben congegnata come nel suo stile, anche se non delle migliori

Il maestro delle ombre - di Donato Carrisi

Tempo di lettura: 6 ore e mezzo
Potevo non leggere il terzo episodio della trilogia di Marcus? Certamente no! Anche se non è indispensabile leggere i primi due per apprezzarlo, di certo non guasta per capire alcune sfumature.
In una Roma senza elettricità per 24 ore per un blackout programmato e flagellata anche da un violento temporale, i criminali hanno la possibilità di agire indisturbati e di mettere a ferro e fuoco la città.
Riusciranno Marcus e Sandra, seguendo piste diverse, ad impedire che si compia il disegno di morte del “Maestro delle ombre”?
“Il compito del penitenziere era scandagliare quell’abisso”
“I comuni esseri umani temono solo per la propria vita, i potenti non godono di tale privilegio. La loro paura più grande è morire privati del loro potere"
“Il perdono era il più grande nutrimento per la tentazione”
Carrisi stavolta confeziona un thriller che strizza l’occhio alle produzioni cinematografiche hollywoodiane, con trovate anche al limite dell’inverosimile. Ma la trama è scorrevole ed il libro ben scritto.

Il tribunale delle anime - romanzo di Donato Carrisi

Tempo di lettura: 10 ore
Dopo aver letto il secondo episodio della trilogia incentrata sulla figura del penitenziere Marcus, ho voluto leggere anche il primo capitolo. Marcus è un personaggio affascinante, uno dei più riusciti in assoluto nei romanzi di Carrisi. In questo romanzo, oltre a farci conoscere scorci e chiese di Roma splendidi tramite le sue investigazioni con il suo personalissimo metodo d’indagine, Carrisi ci spiega da dove viene questo personaggio misterioso e perché ha perso la memoria. E come inizia ad intrecciarsi la sua storia con quella della fotorilevatrice Vega.
“Qual è il più vasto archivio criminale al mondo? … Si trova in Italia. Più precisamente a Roma, in Vaticano.”
“Il cattolicesimo è l’unica fede religiosa che preveda il sacramento della confessione: gli uomini raccontano i propri peccati a un ministro di Dio per riceverne in cambio il perdono. A volte però, la colpa è talmente grave che un semplice sacerdote non può impartire l’assoluzione.” … In questi casi il sacerdote trascrive il testo della confessione e lo trasmette ad un’autorità superiore: … il Tribunale delle anime”

"C’è un luogo in cui il mondo della luce incontra quello delle tenebre. E’ lì che avviene ogni cosa: nella terra delle ombre, dove tutto è rarefatto, confuso, incerto. Noi siamo i guardiani posti a difesa di quel confine. Ma ogni tanto qualcosa riesce a passare … Io devo ricacciarlo indietro."

Canone inverso - Paolo Maurensig

Tempo di lettura: 5 ore
L’acquisto di un prezioso violino del ‘600 è il punto di partenza di una storia, o meglio dire di un’appassionante avventura, dove la protagonista è la musica.
“La musica è la mia consolazione. Quest’arte, nella sua essenza sfuggente, nella continua vanificazione di sé stessa, assomiglia all’idea che mi sono fatto della vita”
“Per eseguire quel pezzo ci vuole una grande tecnica. E la tecnica a volte è la contraffazione del talento. Oh la differenza è minima, impercettibile per chi suona. Con questo non voglio dire che il talento debba esimersi dallo sforzo. Sarebbe impossibile. Per raggiungere la perfezione sono necessari tecnica, esercizio e dedizione”
“Ma che cos’è la perfezione? E’ il punto di fuga di una strada senza fine, è il miraggio che si sposta davanti a noi, è l’ultimo piolo di una scala circolare”
Grazie alla trovata di moltiplicare gli 'Io narranti', Maurensig cattura l’attenzione del lettore fino al finale per certi versi sorprendente, anche se forse non approfondito come avrebbe meritato.

Fango - Niccolò Ammaniti

Tempo di lettura: 7 ore
Ammaniti si cimenta nelle short stories, e lo fa alla sua maniera, creando la solita galleria di personaggi improbabili, ma al tempo stesso realistici, anche se al limite del grottesco. Come sempre, i vizi e le manie della società italiana vengono rappresentati ed amplificati in queste storie, alcune decisamente più riuscite come la principale "L'ultimo capodanno dell'umanità" e "Fango", altre invece meno interessanti. Il libro è comunque gradevole nel complesso, e la vena comica, che pervade ogni racconto, nasconde sempre un risvolto tragico, che ci fa riflettere

La stanza del Vescovo - Piero Chiara

Tempo di lettura:3 ore e mezzo
Questo è credo l’unico vero romanzo scritto da Piero Chiara, famoso per i suoi racconti, da cui è stato tratto anche un film di Dino Risi con Ugo Tognazzi, che ha avuto un buon successo. Chiara è un raffinato narratore delle piccole e grandi vicende di casa sua, quel Lago Maggiore attorno al quale è ambientata anche la trama di questo libro. Siamo nel primo Dopoguerra, ed accanto a coloro che hanno voglia di ripartire per dimenticare le atrocità e le sofferenze della guerra, ci sono anche coloro che invece preferiscono godersi la vita finché possono, come il protagonista che in addio alla giovinezza ma sgombrato dalla guerra vuole guadagnare gli anni perduti buttandosi in amori e in avventure da una sponda all’altra del lago, navigando con la sua barca. Dall’amicizia con un signorotto del luogo, altro accanito dongiovanni, nasce questa frequentazione della villa di lui con assegnazione al protagonista della “stanza del Vescovo”, e le scorribande amorose sulle rive del lago.
“Dottore, Lei non fa complimenti: … Lei mangia regolarmente nel mio piatto”
“E’ tutta debolezza, dovrei rispettare le donne degli altri, ma non riesco. Anche perché sono dell’idea che non vi è donna d’altri. La donna non può cadere in proprietà di questo o di quello. E’ libera di scegliere e di farsi scegliere. Comunque, se ho abusato, mi scuso. … Si trattava di res nullius, cosa di nessuno, o meglio abbandonata, lasciata a discrezione d’altri”.
“Non c’era nulla da obiettare”
Ma a un certo punto qualcosa accade, e il fragile equilibrio si spezza …
“Mi sembrò a quella vista che la barca del signor Kaufmann, apparsa come una visione, fosse passata per dirmi che la vita è un misterioso viaggio e che era tempo per me di riprendere la strada e passare ad altri capi, ad altri porti”

Il gioco del suggeritore - di Donato Carrisi

Tempo di lettura: 8 ore
Era difficile, forse quasi impossibile replicare la perfezione narrativa del primo libro della serie, Il suggeritore. Ma si tratta di un libro comunque molto godibile, Carrisi continua ad esplorare le potenzialità della mente umana, e l'eterno conflitto fra bene e male. Un nuovo suggeritore entra nella vita di Mila Vazquez, obbligandola a ritornare al lavoro, ed amplia i suoi orizzonti: il male si nasconde anche nel mondo virtuale. Carrisi ci mette in guardia dai pericoli di internet e della doppia personalità che si può creare digitalmente oltre a quella reale, immaginando una riedizione di Second Life, in modo molto originale ed interessante, ma forse sconfinando nel genere fantasy.
"E' dal buio che vengo. Ed è al buio che ogni tanto devo ritornare..."
"Dimmi che non sei ciò che temo tu sia"
Un suggeritore "ha il potere di cambiare le persone, di trasformare innocui individui in sadici assassini"
"Internet è un'enorme spugna: assorbe ciò che siamo, soprattutto il peggio. Nella vita reale siamo costretti ad adattarci per convivere con gli altri ...In rete invece ci sentiamo liberi da tutta questa ipocrisia, ma è soltanto un'illusione: ci hanno semplicemente lasciati soli con i nostri demoni"
"la mente vede solo ciò che la mente vuole vedere"

Le regole del gioco - di Piero Ottone

Tempo di lettura: 5 h e 1/2
Partendo dalla domanda se ci fosse un momento di piena soddisfazione nella vita, Ottone fornisce una sua molto personale ed interessante analisi, sintetizzata nella frase di San Gerolamo "Facito aliquid operis ut semper diabolus te invenit occupatum", ovvero fai qualcosa in modo tale che il diavolo ti trovi sempre occupato.
"E il diabolus dell'uomo moderno è la noia, la depressione, la nevrosi, ..."
Se non felici, si può almeno essere sereni se si vive anche il lavoro, e la vita più in generale come giuoco. "Il giuoco dell'hobby preferito non serve a rendere felici: la sua funzione è dare un senso alle nostre giornate, indirizzando tutti i nostri pensieri e i nostri gesti al raggiungimento di un fine, che abbiamo indicato come giuoco"
"Resta il fatto che neanche un hobby rende felici. La felicità è una variabile indipendente da quel che facciamo; è una qualità innata: felici si nasce, non si diventa ..."
"Abbiamo parlato dell'importanza di essere sereni, di vivere secondo le regole del giuoco, di conservare uno stile di vita in ogni circostanza; non c'è dubbio che chi ha paura , invece, perde la testa, dimentica le regole del giuoco che sta giocando, è privo di stile. Eppure, è impossibile vivere senza paura, in ogni momento dell'esistenza ..." E' necessario imparare ad affrontarla, non aver timore di prendere decisioni che potrebbero rivelarsi sbagliate, nè di predisporsi a quello che Ottone definisce il pessimismo costruttivo. E a non aver paura della morte, perché "la morte non è una tragedia. E' una tragedia la paura della morte. Chi non la teme, muore una volta sola, chi la teme, muore tutti i giorni"

Mangia che ti passa - Filippo Ongaro

Tempo di lettura: 6 ore e mezzo
Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo. Ippocrate
“Nutraceutica” is the word. Il termine è un neologismo coniato da Stephen De Felice nel 1989 per indicare qualcosa di cui l’uomo è sempre stato cosciente: il cibo è fondamentale per il nostro benessere.
Intorno a questi concetti già noti, cosa aggiunge Ungaro al tema della corretta alimentazione e lo distingue dagli altri libri sullo stesso tema? Aggiunge la sua esperienza di medico e scienziato che studia le nuove frontiere della genomica e di come il cibo interagisca con i nostri geni, influenzandone le risposte cellulari. E’ la nutrigenomica, che mette in discussione anche la piramide alimentare che siamo abituati a conoscere, e la rivisita con importanti variazioni, riscoprendo cibi semplici al centro della stessa e moderando significativamente il consumo di altri. E per semplificarci il compito, classifica i cibi con codici differenziati in base al colore: verde per quelli da mangiare senza troppe restrizioni ad ogni pasto, arancione per quelli da mangiare 1-2 volte al giorno, e rosso per quelli invece da mangiare con estrema moderazione.

La ragazza e la notte - Guillaume Musso

Tempo di lettura: 9 ore.
"Quando Vinca strinse a sé l'oggetto del suo amore, una voce interiore le sussurrò: 'Andrà a finire male, vedrai.' Ma il futuro non le interessava. L'amore è tutto o niente. Solo l'istante presente contava. La seduzione bruciante e venefica della notte"
Che romanzo, amici lettori. Guillaume Musso ritorna sui luoghi della sua infanzia in Costa Azzurra per ambientare un noir veramente ben costruito, che ti tiene incollato fino all'ultima pagina.
"Sarebbe futile negare la complessità dei sentimenti degli esseri umani. Le nostre vite erano complicate, spesso indecifrabili, minate da opposte aspirazioni. Le nostre vite erano fragili, ora fatue e insignificanti, ora lambite dalle gelide acque della solitudine, ora dal fiotto tiepido di una fontana dell'eterna giovinezza. Le nostre vite, soprattutto, non erano mai state davvero sotto controllo. Bastava un niente a scombussolarle. ... Eppure, malgrado queste incertezze, non avevamo altra scelta se non quella di far finta di padroneggiare il caos"

Il volo delle cicogne - Jean-Christophe Grangé

Tempo di lettura: 8 ore e mezzo.
Ho scelto questo titolo fra le novità disponibili in biblioteca, e non me ne sono pentito. In realtà è il primo romanzo di Grangé, quello che lo ha fatto conoscere al grande pubblico. La trama si sussegue in modo incalzante, e seguendo il percorso della migrazione delle cicogne, immerge il lettore in tante atmosfere e culture profondamente diverse fra loro, portando il protagonista a dover fare delle scelte, anche dolorose, ed a improvvisarsi detective.
“Fatti che rappresentavano i due lati d’uno stesso sentiero, che avevo imboccato e che mi avrebbe condotto mio malgrado al limite estremo dell’esistenza: là dove la capacità di sopportazione d’un essere umano ha fine, e dove accetta la morte perché la sua coscienza è troppo satura di atrocità. Sì, quella notte contemplai la possibilità di morire”

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