Nei giorni del Conclave, per approfondire una storia millenaria

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× Data 1996
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Trovati 3 documenti.

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Gesti e parole
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Libri Moderni

Gesti e parole : Jorge Mario Bergoglio, una presenza originale / a cura di Alejandro Bonet, Horacio Morel, Débora Ramos

Castel Bolognese : Itaca, 2018

Abstract: Gesù ha scelto per guidare la Chiesa e confermare i fratelli un uomo con una storia e un temperamento particolari: Pietro. Così è per ogni suo successore. Chi è l'uomo scelto dallo Spirito Santo per guidare la barca di san Pietro in questo tempo di cambiamento d'epoca? Un viaggio attraverso la vita, la formazione e l'azione pastorale di Jorge Mario Bergoglio. Jorge Mario Bergoglio nasce a Buenos Aires il 17 dicembre 1936, figlio di emigrati piemontesi. La sua vocazione, avvertita un giorno di primavera in Argentina, nel giorno di San Matteo, si approfondisce nell'appartenenza all'ordine dei gesuiti dove entra nel 1958. Un particolare influsso su di lui esercita il gesuita padre Alberto Hurtado, oggi santo, per il quale il contatto con i poveri doveva essere un elemento necessario della formazione dei gesuiti. Argentino di nascita, è profondamente europeo quanto alla sua formazione intellettuale e teologica. Ordinato sacerdote nel 1969, nel 1973 diventa provinciale dei gesuiti dell'Argentina. Il 20 maggio 1992 Giovanni Paolo II lo nomina vescovo ausiliare di Buenos Aires, di cui diverrà arcivescovo nel 1998. Nel 2001 Giovanni Paolo II lo crea cardinale. Decisivo fu il suo apporto all'incontro latino-americano dei vescovi ad Aparecida nel 2007 che riaffermò «la vera natura del cristianesimo»: riconoscere la presenza di Gesù Cristo e seguirlo. Ciò che Jorge Mario Bergoglio, eletto Sommo Pontefice il 13 marzo 2013, sta riproponendo a tutta la Chiesa.

Tempo di misericordia
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Libri Moderni

Ivereigh, Austen

Tempo di misericordia : vita di Jorge Mario Bergoglio / Austen Ivereigh

Milano : Mondadori, 2014

Abstract: La sera del 13 marzo 2013, davanti a una folla di duecentomila persone raccolte in piazza San Pietro sotto la pioggia battente, si levò l'attesa fumata bianca. Ma quando il cardinale Jean-Louis Tauran annunciò il nome del nuovo pontefice, quasi nessuno, nemmeno i vaticanisti più esperti, si aspettava di udire il nome di Jorge Bergoglio. Bastarono però poche parole e il papa che era "stato trovato alla fine del mondo" quella sera ne conquistò il cuore. A partire dal nome. Vocabor Franciscus, "Mi chiamerò Francesco", aveva detto ai porporati alla conclusione del conclave: lo stesso nome del poverello di Assisi che aveva gettato alle ortiche le vesti di seta per indossare i panni degli ultimi. A quelle parole, nei giorni e nei mesi successivi ne seguirono altre, e alle parole si accompagnarono gesti che avrebbero radicalmente trasformato l'immagine del successore di Pietro: il papa che paga il conto dell'albergo, che rinuncia alla limousine, che sale la scaletta dell'aereo portando da sé una semplice borsa. Un papa che per la sua prima visita fuori Roma sceglie l'isola di Lampedusa per porre all'attenzione di tutti la tragedia senza fine dei migranti. Immagini semplici e al tempo stesso potenti di una Chiesa non più autoreferenziale, che vuole cambiare e uscire da se stessa per raggiungere le periferie geografiche ed esistenziali del mondo. Una Chiesa che vuole conservare il "mysterium lunae", cioè la capacità di riflettere soltanto la luce che proviene da Dio.

Questo papa piace troppo
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Libri Moderni

Ferrara, Giuliano - Gnocchi, Alessandro - Palmaro, Mario

Questo papa piace troppo : un'appassionata lettura critica / Giuliano Ferrara, Gnocchi & Palmaro

Milano : Piemme, 2014

Abstract: I gesti e le parole di papa Francesco sono campionario di relativismo morale e religioso. Le esibizioni di ostentata umiltà ben poco francescane. La sua proclamazione dell'autonomia della coscienza e della visione personale del Bene e del Male, in palese contraddizione con il catechismo e il magistero dei pontefici precedenti. In un panorama in cui, dall'ultimo dei parroci al più agguerrito degli atei militanti, tutti si profondono a cantare le lodi del primo gesuita asceso al soglio di Pietro, la lettura controcorrente di due puntute firme del mondo cattolico tradizionale è apparsa come una vera e propria pietra dello scandalo. Mentre opinionisti da sempre anticattolici, su giornali da sempre anticlericali, riprendono le frasi "rivoluzionarie" di Bergoglio trasformandole in roboanti titoli da prima pagina, questa arguta riflessione si pone come primo contraltare all'unanime (e spesso per nulla disinteressato) consenso tributato al "vescovo venuto dalla fine del mondo". E offre nuove indicazioni per amarlo, nonostante tutto.